DA ASSISI E ASTI LE “RIFLESSIONI DI SPIRITUALITA’ IMPRENDITORIALE”

«Per continuare a fare impresa oggi, nonostante i contraccolpi pesantissimi provocati dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica, ci vuole un miracolo? E’ il momento di aggiornare la vision della propria azienda, puntando a valori come l’eticità, la solidarietà e la sostenibilità per essere più competitivi? Elementi come il messaggio evangelico e la dottrina sociale della Chiesa cattolica possono dare nuova linfa strategica alle nostre imprese? Noi crediamo di sì, per questo abbiamo organizzato dai luoghi santi del Sacro Convento di Assisi e dal Santuario di san Giuseppe di Asti il primo ritiro spirituale dedicato agli imprenditori, per una riflessione attorno all’esperienza dell’artigiano san Giuseppe e del mercante san Francesco», spiega Lorenzo Orsenigo, presidente dell’ASGI – Associazione San Giuseppe Imprenditore, che in occasione della festa del 1° maggio e nell’ambito dell’anno pastorale che Papa Francesco ha dedicato alla figura di san Giuseppe, artigiano e lavoratore, ha organizzato l’evento “Riflessioni di spiritualità imprenditoriale”, in collaborazione con i Frati conventuali di Assisi e la Congregazione degli Oblati di Asti.

Dopo il saluto portato a tutti i partecipanti – oltre 300 imprenditori collegati da tutta Italia – dal custode del Sacro Convento, fra’ Marco Moroni, alla diretta streaming sono intervenute diverse personalità del mondo accademico ed economico, tra cui il professor Oreste Bazzichi, docente di sociologia economica alla Pontificia Facoltà San Bonaventura – Seraphicum di Roma ed esperto di teologia economica francescana, gli esponenti Ucid Sandro Grespan e Alberto Berger, gli imprenditori Adolfo Guzzini, presidente emerito del Gruppo I Guzzini, e Sauro Pellerucci, presidente di Pagine Sì, l’economista d’impresa Sandro Feole, il direttore artistico di Poli Arte Andrea Mezzetti, il direttore generale di Fondazione Cattolica Assicurazioni Adriano Tomba. Significativa la testimonianza di Giacomo Verrua, ex-imprenditore, che è rinato e ha rilanciato la propria attività professionale grazie anche al supporto del Telefono Arancione, il servizio gratuito di ascolto e aiuto per imprenditori e lavoratori autonomi in grave difficoltà, istituito dall’ASGI. Le conclusioni sono state affidate a padre Luigi Testa, assistente ecclesiastico nazionale dell’ASGI, che citando la lettera apostolica Patris corde di papa Francesco, ha ricordato che Giuseppe ha vissuto “a occhi aperti”, cioè con uno sguardo rivolto al mistero dell’Incarnazione e alla missione che Dio gli aveva affidato, nella quale ogni imprenditore può oggi riconoscere il senso del coraggio creativo, come paradigma del fare impresa bene e per il bene comune.

Per rivedere la diretta streaming seguire il seguente link (con passcode):

 

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