CORTILE DEI CORAGGIOSI: A TEMA MORTI BIANCHE, MIGRANTI E FINANZA ETICA

Venerdì 28 aprile (ore 15-18) l’Associazione San Giuseppe Imprenditore, su invito della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, promuove a Roma  l’evento “Cortile dei Coraggiosi. Per un Rinascimento etico-economico dell’impresa e del lavoro”, organizzato presso la Curia generalizia degli Oblati di san Giuseppe (via di Boccea 364), durante il quale imprenditori, esperti ed esponenti delle parti sociali si confronteranno e porteranno proposte concrete su tre urgenti problematiche sociali ed economiche: le morti bianche sul lavoro, l’integrazione e inserimento occupazionale dei migranti, la finanza etica per gli esclusi dal sistema bancario. Come spiega il prof. Oreste Bazzichi, docente di sociologia economica alla Pontificia Facoltà San Bonaventura-Seraphicum, nella presentazione dell’incontro, «siamo testimoni diretti di un’epoca storica nella quale nessuno può prevedere l’ampiezza e la profondità dei cambiamenti economici, politici, sociali e relazionali, che influiranno maggiormente nel futuro, sui rapporti e controlli sociali, sull’economia e sulle relazioni industriali. L’Associazione San Giuseppe Imprenditore e la Compagnia della Buona Impresa avvertono quindi la necessità di adeguare il proprio sguardo a un modo nuovo di interpretare la realtà, coinvolgendo il mondo del lavoro in una prospettiva nuova di metodo e d’incontro. Quale? Seguendo il criterio del bene comune, il quale fornisce molte risposte alle sfide che preoccupano non solo il problema dei cambianti climatici, della politica, dell’economia e dei processi produttivi, ma anche le ricadute sul mondo del lavoro. Molte disuguaglianze aumenteranno a causa della robotica, del digitale e dell’innovazione tecnologica in genere, che richiede urgentemente cultura industriale, formazione e competenze, perché cambierà antropologicamente lo stesso significato del lavoro». La logica del bene comune, categoria fondamentale del pensiero sociale cristiano, unito al paradigma francescano della fraternità (enciclica “Fratelli tutti”) e dell’ecologia integrale (economica, ambientale, sociale, politica, culturale) dell’enciclica “Laudato sì”, sono i criteri centrali per pensare, orientare e praticare la buona economia, poiché – come dice Papa Francesco – “non c’è buona economia senza buoni imprenditori”. Senza dimenticare che il senso del bene comune passa dalla sussidiarietà (associazionismo e parti sociali), principio permanente della dottrina sociale della Chiesa, insieme al bene comune, alla dignità della persona umana ed alla solidarietà. Questa è una grande occasione per inventare nuove relazioni sociali, nuove regole e nuove sinergie per un rapporto rigenerativo tra economia, sviluppo e società.

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