La Cooperativa di lavoro “Tutto è per grazia”

Da Napoli a Milano, la storia di Gennaro Izzo, per tutti Rino, da facchino a manager di una nuova cooperativa di lavoro

Rino Izzo, classe 1976, nasce a Napoli. Da giovane si intriga con diversi lavori occasionali: dagli infissi in alluminio, barista, cameriere e “guaglione” tutto fare. Studia all’Istituto tecnico industriale. Dopo il servizio militare, insieme ad altri amici napoletani, viene a Milano in cerca di lavoro. Il suo primo impiego è un lavoro di facchinaggio. Diventa capo magazziniere in una cooperativa in grande espansione. In breve tempo diventa una holding commerciale. Una decina di clienti vengono gestiti da trecento lavoratori.

Per Rino inizia una promettente e prestigiosa carriera: organizzatore e ottimizzatore del magazzino, inserimento delle risorse umane, colloqui. «Quando ho iniziato – dice Rino – la carriera in questa holding siamo cresciuti insieme sino a fatturati spaventosi».

Nel 2008 subentra una crisi che porta la cooperativa al fallimento. Rino si trova senza lavoro in un momento dove si stava sviluppando una tipologia aziendale futurista e automatizzata. Tramite un’agenzia interinale trova un nuovo lavoro. Dopo la nascita di Rosa, la seconda figlia, anche Maria, la moglie, viene licenziata. L’azienda ha bisogno di una lavoratrice full-time che la maternità di Maria non garantisce. Nell’arco di pochi mesi Rino e Maria sono senza lavoro. «All’inizio una batosta – riprende Rino – , poi abbiamo rimboccato le maniche facendo lavori tra i più svariati».

La svolta

L’incontro con l’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro, un padre cistercense e il Centro Siloe, è stato fondamentale per voltare pagina e rientrare nuovamente nel mercato del lavoro. «Dentro di me – dice Rino – è iniziata una lotta con me stesso. Ero convinto che ciò che avevo era, per merito mio, una mia conquista. Per entrare nella prospettiva che nulla mi era dovuto, nulla era mio, dovevo combattere questo tarlo. Nulla avviene per nostro merito. Le mie capacità non sono altro che il frutto di un seme, a me compete tirare fuori il seme e innaffiarlo». E’ stato un percorso molto impegnativo, a volte duro, ma costante nella crescita personale e nell’ accettare la realtà esterna. Per paradosso «Ogni giorno – dice Rino – ringrazio il Signore per il fallimento della mia azienda, per tutti i no che mi sono stati detti nei colloqui».

La cooperativa Tutto è per grazia

Nel 2016, insieme al Centro Siloe, nasce l’idea della cooperativa. «Mi sono reso conto – continua Rino – che tutto avviene come dono nella misura in cui siamo pronti ad apprezzarlo». Decisivo l’ascolto di una omelia dove il sacerdote, di fronte alla crisi della società e del ceto politico, poneva una semplice domanda: “Ognuno di noi, nel suo piccolo, nel quotidiano, in famiglia, che cosa fa per cambiare qualcosa?”

A Como, nell’aprile 2018, la cooperativa Tutto è per grazia diventa una realtà operativa. Oggi si occupa di facchinaggio, pulizie, sgomberi, attività di multi servizi che rientrano nel contratto nazionale. Sono funzionanti i servizi di collaborazione da remoto relativi a segreteria generale, commerciale, amministrativa e web che permettono alle mamme, alle persone, di potere gestire il lavoro da casa. La cooperativa ha iniziato ad occuparsi anche di ristrutturazioni edili, di restauri di quadri antichi, affreschi, palazzine liberty. Le persone vengono segnalate dall’associazione S. Vincenzo della parrocchia S. Michele Arc. e Santa Rita (Corvetto), ma anche dal circuito di Caritas e Siloe.

Tra i fondatori anche Ousseynou, di fede musulmana, che ha abbracciato il progetto perché «siamo tutti fratelli – dice convinto – e figli dello stesso Dio e dobbiamo darci una mano nel concreto». La cooperativa vuole dare la possibilità, soprattutto per le persone che vivono situazioni di disagio, di reinserirsi nel mercato del lavoro, specie per chi vive il licenziamento come un fallimento. «Ognuno di noi – conclude Rino – ha delle qualità e predisposizioni, i famosi talenti da non nascondere. Chi passa da noi inizia a lavorare, ma non deve rimanere con noi. La cooperativa è una oasi dove rinfrescarsi, essere accompagnati nel tirar fuori le capacità, le qualità, i talenti. Un rinfrescarsi di energia, trovare una tranquillità psicologica ed economica. Una parentesi come spinta per rimettersi in gioco senza farsi schiacciare dal sentito dire». Per informazioni: segreteriatuttoepergrazia@gmail.com

Silvio Mengotto

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