Francesco: prendiamo coraggio dalla potenza di san Giuseppe

Enrico Lenzi venerdì 31 agosto 2018
 
Ricevuti i padri capitolari degli Oblati di san Giuseppe di Asti. Il cardinale Becciu: uniti al Papa la Chiesa si salverà

«Mi piace san Giuseppe, ha tanta “potenza”! Da più di quarant’anni recito una preghiera che ho trovato in un antico messale francese. Il potere di san Giuseppe. Mai, mai ha detto di no. Dobbiamo prendere coraggio da questo». Papa Francesco non ha mai nascosto la propria devozione alla figura del padre terreno di Gesù e le sue parole di affidamento a san Giuseppe nel salutare i padri capitolari della Congregazione degli Oblati di San Giuseppe (Giuseppini di Asti) fondata da san ricevuti in udienza, arrivano in giornate segnate da veleni, accuse e polemiche che hanno per principale destinatario il Papa stesso. Del resto il cardinale Angelo Becciu – dal 1° settembre alla guida della Congregazione delle cause dei santi – in un’intervista a Vatican news, invita a stringersi attorno al Papa, perché «se ci ritroviamo uniti al Papa la Chiesa si salverà. Se invece creiamo divisioni – ahimè – la Chiesa rischia gravi conseguenze». Parole a cui fa eco la lettera che Maria Voce, presidente dei Focolari, ha inviato a Francesco per esprimere «la nostra piena unità e fervida preghiera anche di fronte alle insidie volte a gettare discredito sulla Sua persona e sulla Sua azione di rinnovamento».

Il saluto alla congregazione nata ad Asti

San Giuseppe Marello fondatore degli Oblati di san Giuseppe

Il riferimento alla figura di san Giuseppe del resto è centrale per il carisma dei Giuseppini di Asti. «Ricchi della semplicità operosa di san Giuseppe – ha detto il Papa ai padri capitolari guidati dal nuovo superiore generale padre Jan Pelczarski, presente anche il superiore generale uscente padre Michele Piscopo, entrambi salutati nel discorso –, siete chiamati ad essere nel mondo testimoni di un peculiare messaggio, di una consolante buona notizia: che cioè Dio si serve di tutti, in preferenza dei più piccoli e umanamente sprovveduti, per impiantare e far crescere il suo Regno». Ricordando lo spirito di servizio ai poveri e ai giovani che ha animato già il fondatore della Congregazione, san Giuseppe Marello (che dal 1889 al 1895 fu vescovo di Acqui). papa Francesco ha sottolineato come Marello «esortava i suoi figli spirituali a mettere al primo posto l’amore e l’obbedienza agli insegnamenti e alle direttive del Sommo Pontefice. È quanto mai attuale il mandato del vostro fondatore ad essere dappertutto testimoni di amore e di fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa». E a san Giuseppe e san Marello il Papa ha affidato il «sostegno alla missione della famiglia marelliana: oblati, oblate, aggregati e laici che condividono la vostra spiritualità».

fonte: https://www.avvenire.it/papa/pagine/francesco-prendiamo-coraggio-dalla-potenza-di-san-giuseppe

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